SL perché.


René Magritte, False Mirror
Siamo schiavi.
Non sto certo regalando al mondo una novità eclatante. Blog, libri, articoli, sono innumerevoli le fonti che trattano quelle che sono le tipologie più o meno evidenti di schiavitù -di natura differenti da quelle fisiche dei secoli passati- alle quali l'uomo moderno è soggetto.
Quale bisogno impellente mi ha spinto, dunque, ad aprire un blog in cui difficilmente riuscirò a dare del valore aggiunto a quanto già trattato?
Principalmente per due motivi.
Primo.
Le tipologie di schiavitù che ci affliggono sono talmente subdole da operare nell'ombra, senza farsi riconoscere. Oppure dichiarandosi apertamente, ma assuefacendoci a tal punto da non farci sentire il bisogno di liberarsene o, ancora peggio, da non permetterci neanche di immaginare un'alternativa. Il mio campanello d'allarme è entrato in risonanza con quelli di altre persone più o meno vicine e più o meno avanti di me nella "via di liberazione". E' evidente che i moniti già abbondantemente presenti non sono sufficienti per portare a un veloce "risveglio globale", quindi lascerò suonare il mio campanello attraverso tutti i canali possibili, sperando che le sue vibrazioni possano coinvolgerne altri per contribuire ad accelerare questo processo.
Secondo.
Non mi sento assolutamente libero, anzi, come mi giro scopro nuove prigioni. Mi basta osservare me stesso, le mie azioni (re-azioni), pensieri, stati d'animo, per portare a galla altri vincoli, e chissà quanti altri agiscono ancora indisturbati nel mio Essere.
Come disse Gurdjieff: "insegnando agli altri imparerai tu stesso".
Sono convinto che dare ordine ai miei pensieri sarà estremamente utile, così come confrontarmi con commenti di qualsiasi natura.

Non voglio trattare un argomento specifico. L'intento è di spaziare tra tutti i temi che mi interessano e che trovo utili per avanzare nel mio percorso.
Non so di preciso dove porterà tutto questo, ma sono felice di lasciare una testimonianza di ogni mio passo.

Ale